Diventare freelance digitale è un sogno per molti, ma richiede preparazione, organizzazione e consapevolezza.
In questo articolo, condivido la mia esperienza personale, gli errori che ho commesso e le strategie che mi hanno aiutato a crescere come freelance.
Scoprirai come gestire il lavoro autonomo, evitare gli errori più comuni e ottimizzare i tuoi processi di lavoro.
Ovviamente, leggendo questo articolo non troverai la soluzione a tutti i problemi che potresti incontrare, ma scoprirai anche strategie utili per rendere i tuoi processi di lavoro più veloci ed efficienti.
Se stai valutando se entrare nel mondo freelance, questo articolo potrebbe esserti di grande aiuto.
Ecco qui la prima parte per diventare un freelance digitale
_
Era l’estate del 2018.
Poco dopo il diploma, ho scoperto grazie a un corso di Google un mondo per me sconosciuto: il mondo online.
Da quel momento, non mi sono più fermato nella mia formazione nel settore digitale.
Con il passare del tempo, è cresciuta in me una forte voglia di cambiare vita.
In quel periodo, ho lavorato in diverse aziende, ma sempre come operaio.
Questo mi ha permesso di studiare e sperimentare molto nel tempo libero.
Dopo mesi di riflessioni e dubbi, ho preso la decisione definitiva.
Nel gennaio 2021 mi sono licenziato dall’ultima azienda in cui lavoravo, ho aperto la partita IVA con Fiscozen e ho iniziato a fatturare i miei primi guadagni con grande soddisfazione personale.
Ma la storia non finisce qui…
Fatti un fondo di emergenza
Prima di fare il grande salto nel freelance, consiglio sempre di creare un fondo di emergenza.
Cos’è?
Si tratta di un conto separato da quello che usi per le spese quotidiane, dove accantonare periodicamente una somma di denaro fino a raggiungere una soglia prestabilita.
Questo fondo è utile nei periodi senza entrate o per affrontare spese impreviste.
Essere freelance significa dover affrontare momenti di instabilità economica, specialmente all’inizio.
Non sempre i pagamenti sono costanti, quindi è fondamentale essere preparati.
Ovviamente ci sono eccezioni che possono andare contro a ciò che sto dicendo, in base al servizio digitale che si sta offrendo nel mercato.
Personalmente, ho accumulato un fondo di 10.000 euro in due anni lavorando come dipendente, con impegno e qualche sacrificio.
Questo mi ha permesso di affrontare con maggiore serenità i primi mesi da freelance.
Se non hai ancora un fondo di emergenza ti consiglio di fare un conto con una banca tecnologica con un canone mensile a costo zero.
Se il conto ti porta interessi sui il denaro depositato, ancora meglio!
Da dipendente raggiungere una certa soglia è più facile, perché quello che entra è spendibile e non pensiamo alle tasse e contributi, che da freelance dobbiamo considerare nel calcolo del preventivo.
Quest’ultima è una cosa che affronteremo più avanti.
Come velocizzare il proprio lavoro
Uno degli obiettivi principali di un freelance dovrebbe essere l’efficienza, soprattutto nella gestione delle comunicazioni con i clienti e i relativi processi.
Nel mio primo anno, mi sono chiesto più volte come potessi velocizzare i processi ripetitivi, come l’invio di email, preventivi e documenti vari.
Dopo diversi tentativi, ho trovato il metodo giusto.
Avere processi ben definiti permette di ridurre errori, risparmiare tempo e migliorare l’esperienza del cliente.
Specialmente all’inizio dell’avventura da freelance, ci sarà sicuramente qualcosa da modificare.
Non immagini quante volte ho modificato documenti e processi stessi per renderli efficaci e semplici specialmente per i clienti.
Serve anche avere i template di tutti i documenti che si ripetono costantemente.
Per template intendo tutti quei documenti che hanno il 90% dell’impaginazione già fatta in precedenza, come: contratti, fatture etc..
Dedicando poche ore alla burocrazia, avrai molto più tempo e avrai più energie sul lavoro che sai fare davvero.
Poi, avere dei processi rodati che funzionano, sono determinanti per un futuro con possibili collaboratori.
Inoltre, se in futuro vorrai collaboratori, questi strumenti ti aiuteranno a delegare il lavoro senza compromettere la qualità del servizio.
Come non lavorare troppo
All’inizio della mia carriera da freelance, non avevo orari definiti: iniziavo a lavorare senza sapere quando avrei finito.
Questo mi portava a uno stato di stress continuo e a una cattiva qualità del sonno.
Se stai per iniziare la tua avventura, fissati bene in testa che il tuo tempo è oro.
Lavorare troppo non serve.
Ecco perché l’organizzazione del lavoro è fondamentale per dedicare poco al tempo libero con le persone importanti della propria vita.
Sisi, c’è una soluzione!
La soluzione che ho sperimentato è stabilire fin da subito con clienti e collaboratori degli orari in cui fare chiamate di qualsiasi tipo.
Pensala come se lavorassi in un vero ufficio con veri orari di lavoro.
Soluzioni che ho adottato:
- Definire orari precisi per le chiamate con clienti e collaboratori.
- Evitare di fornire il numero di telefono. Uso invece email o Slack per le comunicazioni lavorative.
- Pianificare videochiamate solo in orari stabiliti. Utilizzo Calendly per gestire gli appuntamenti.
- Limitare le interruzioni. Le notifiche possono far perdere tempo prezioso: meglio silenziarle e rispondere ai messaggi in momenti dedicati.
Questi accorgimenti mi hanno aiutato a lavorare meglio e a mantenere un equilibrio tra vita privata e professionale.
Come si realizza una fattura corretta
Molti si domandano come si crea una vera fattura.
Non esiste un modo giusto.
Ovviamente come in ogni documento di lavoro, ci devono essere degli elementi che non possono essere tralasciati.
Una fattura deve contenere alcuni elementi fondamentali:
- Il tuo logo
- I tuoi dati e quelli del cliente (ragione sociale, indirizzo, P.IVA)
- Descrizione dei servizi con i relativi importi
- Totale
- Metodo di pagamento (se bonifico, indicare IBAN)
- Scadenza del pagamento (consiglio entro 7 giorni)
Non serve inserire marche da bollo perché le fatture per tutti i freelance devo essere effettuate digitalmente.
Per velocizzare la creazione delle fatture, consiglio di usare un software di fatturazione come Fiscozen, che offre modelli già impostati.
Ovviamente puoi utilizzare altri strumenti non a pagamento come Canva.
In alternativa, puoi avere una pec in cui puoi inviare il file direttamente sulla l’indirizzo pec del cliente.
Come stabilire il prezzo del proprio lavoro
Mi collego al concetto di velocizzazione delle task giornaliere e specialmente ripetitive come questa.
Uno degli errori più comuni tra i freelance è impiegare troppo tempo per preparare un preventivo.
Per evitare sprechi di tempo, ho creato un foglio Excel che calcola automaticamente la cifra lorda in base a costi rispetto al tempo impiegato.
Ci sono spese che dovresti considerare per non andare mai in perdita.
Esatto, proprio come se avessi un ufficio.
Quasi sicuramente non hai un ufficio. Ormai siamo tutti (o quasi) nomadi digitali.
Ma abbiamo lo stesso dei costi connessi al lavoro che andremo a valutare economicamente.
Ecco quali:
- Costi fissi (se necessario: luce, affitto, strumenti di lavoro)
- Competenza richiesta connesse al tempo impiegato al lavoro da svolgere
- Percentuale di tasse (consiglio di accantonare il 30%) che dovresti successivamente pagare
Utile considerare i possibili imprevisti che potrebbero esserci durante il lavoro, per non valutare ulteriormente il lavoro extra.
Quindi gonfia i costi delle competenze per starci a possibile richieste aggiuntive per con cambiare costantemente i costi finale,
Questa strategia mi ha aiutato a evitare di lavorare in perdita e a gestire meglio i miei guadagni.
_
Diventare freelance è una sfida che richiede organizzazione e disciplina. Prepararsi con strategie efficaci può fare la differenza tra il successo e il fallimento.
Se vuoi risparmiare tempo e ottimizzare il tuo lavoro, inizia subito a implementare questi consigli!
Ci vediamo al prossimo articolo!