Freelance: 4 grandi errori che ho commesso da principiante

Scritto da

Andrea Gullo, Custormer Experience

Indice

In questo articolo voglio raccontarti i miei 4 grandi errori che ho commesso prima di diventare un professionista del web quando ero ancora un freelance

Sto scrivendo a distanza di più di 1 anno dal fatidico giorno in cui mi sono lanciato nel mondo della libertà lavorativa.

Senza un capo e senza un cartellino da timbrare, un percorso fatto di insidie e difficoltà del quale in pochi parlano dei propri errori fatti.

Spesso si parla di guadagni stellari o di automobili lussuose (Lamborghini), ville o viaggi nelle capitali del lusso ma nessuno, o in pochi, si assumono realmente la responsabilità di dire la verità, ovvero, che quella è solo la punta del grande iceberg, lo stesso che nasconde tutti gli sforzi fatti per arrivarci.

Gli ostacoli del freelance

A mio parere è facile far vedere il risultato finale dei propri risultati.

Invece, per me è importante anche mostrare gli errori commessi per anticipare ciò che potresti non sapere e ritengo che non ci sia nulla di sbagliato a mostrare le proprie debolezze professionali, in alternativa, ci si può affidare ad un collaboratore.

Chi sono per parlarti di questo?

Mi chiamo Andrea Gullo, UX/UI Design, realizzo e gestisco siti con l’unico fide di apportare beneficio ai business dei miei clienti.

Fatte le nostre presentazioni possiamo concentrarci sul motivo in cui ti trovi davanti a questo articolo, nel quale scoprirai i 4 errori che ho commesso prima di diventare freelance professionista, ovvero:

  • Non aver costruito un networking importante
  • Non aver costruito una vera esperienza lavorativa
  • Non aver fatto i calcoli giusti sulle tasse
  • Non avere un solo collaboratore

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Inseriamo un po’ di contesto.

Prima di fare il freelance facevo l’operaio in fabbrica, perchè, avendo conseguito, il diploma da geometra, mi sembrava la scelta più veloce che potessi fare dopo la maturità.

Tutto ciò che conosco sul Digital Marketing l’ho appreso studiando nelle ore libere, da autodidatta e si, non ho conseguito nessuna laurea in Marketing, non ho seguito nessun master in Digital Marketing, solo pane, sudore e notti insonni.

Ho scoperto questo mondo nell’estate del 2017 grazie al corso gratuito di Google, dove ho capito che sul web esiste un intero mondo parallelo che all’epoca mi era del tutto sconosciuto.

Così ho deciso di divorare centinaia di libri, corsi, videocorsi e meet-up con grandi esperti del settore ed ora, dopo 5 anni da quel momento, sono qui a voltarmi indietro ed analizzare gli errori che ho commesso lungo il mio percorso, soprattutto quando era ancora in fase embrionale.

Ma vediamo ora come tu puoi non commettere i miei stessi errori ed avere un percorso meno tortuoso, soprattutto se sei agli albori della tua attività.

Fai Networking

Ho sempre pensato che il networking fosse inutile, lo ammetto, ero molto diffidente sul networking perché non conoscevo molto questo modo di lavorare.

Invece, ora ho un’altra opinione.

Nel tempo ho capito l’utilità di questo fantastico fenomeno di conoscenza di nuove persone, che svolgono professioni affini alla tua, oppure totalmente differenti, con i quali puoi ugualmente creare rete sociale per sviluppi futuri.

Conoscere persone è la soluzione per migliorare professionalmente ma anche personalmente, tramite esperienze condivise o semplicemente raccontate.

Costruendo relazioni si può, quindi, crescere professionalmente, magari ottenendo clienti sempre più alto paganti oppure una mole maggiore di clienti.

Quindi approcciare al networking come una fonte di acquisizione di collaborazioni e di persone che hanno la volontà di condividere un viaggio insieme è sicuramente una soluzione per crescere in questo lavoro.

Tutto questo l’ho vissuto in prima persona più di 5 anni fa, quando decisi di rimboccare le maniche ed aprire Partita IVA, nel momento in cui ho iniziato a collaborare con alcuni professionisti, lo stesso momento in cui, ho capito la vera utilità di avere una serie di conoscenze e relazioni per un freelance.

Ti consiglio, anche se non operi nel digitale, o se vuoi intraprendere una delle professioni previste nel grande insieme di internet, di iniziare sin da subito a stringere relazioni con persone positive e proattive, che svolgono attività complementari e che possono essere di grande supporto.

Questo è uno spunto per sapere che direzione prendere nel momento in cui si devono sviluppare progetti complessi che prevedono più figure professionali. 

Ed ecco che, come puoi ben capire, nella pratica ogni persona conosciuta può diventare un tassello fondamentale anche per accrescere gli introiti generati

Parti da un’esperienza lavorativa

Partiamo col concetto che fare le prime esperienze in qualche azienda o agenzia è un’esperienza che ogni professionista del settore dovrebbe fare, in modo da ricevere, oltre alla possibilità di fare pratica, un’impostazione professionale strutturata e testata.

Mi spiego meglio!

Quando lavoravo da operaio in fabbrica ho studiato molto e ho fatto qualche lavoretto per qualche committente, prima di lanciarmi.

Ma questo non mi ha fatto costruire le basi per diventare un freelance pronto ed in grado di gestire progetti complessi.

E a distanza di tempo ho capito di aver saltato delle tappe importantissime che mi avrebbero fatto evitare molti errori ed incidenti di percorso.

Perché è difficile partire da zero e ottenere clienti da solo, senza esperienza. 

Nessun cliente ti affida un lavoro senza aver realizzato un determinato progetto oppure aver ottenuto risultati con altri clienti.

Questo ci fa capire che è importante partire sempre da un’esperienza formativa che ti dia la spinta.

Lavorare al fine di fare pratica in un’azienda o in un’agenzia è un motivo di crescita costante perchè, solitamente, ci si ritrova a stare a contatto con colleghi esperti dai quali apprendere le tecniche pratiche dell’attività e con i quali condividere progetti comuni.

Personalmente sono certo che la creazione di un portfolio di progetti sviluppati, anche in collaborazione, è un tassello fondamentale per diventare un freelance professionista.

Fare come me, lanciarsi senza esperienza ti porta a fare rischi che potrebbero portare a una situazione non facile da gestire.

Specialmente se ti troverai in una situazione in cui non si hanno clienti nell’immediato, ti porta appunto in perdita di tanti euro.

Questo succede specialmente se si hanno tante spese, come affitto e bollette, auto da mantenere, etc..

E non vogliamo questo. 

Quindi non aver costruito un portfolio o qualsiasi altra cosa in anticipo, mentre si lavora in aziende oppure in agenzia, ti da un vantaggio davvero importante sul successo iniziale da freelance.

Calcola le tasse delle tue entrate

Diverse persone che conosco hanno fatto l’errore di non considerare la percentuale da destinare al pagamento delle tasse dell’anno successivo.

In parte, l’ho commesso anch’io!

Succede questo perché, non si studia in precedenza un sistema di gestione del denaro da adottare sulle proprie entrate.

Rispetto ad un lavoratore dipendente, un professionista freelance ha diversi aspetti da considerazione nella gestione delle proprie entrare generate perchè ogni fattura generata rappresenta un ricavo lordo dal quale sottrarre.

Dobbiamo destinare una percentuale media alle tasse su un salvadanaio oppure un conto che usi solo per le tasse.

Personalmente utilizzo N26 che ti consiglio per l’estrema flessibilità 

Con il piano a pagamento si possono creare degli “spazi”, una funzione in cui si può depositare una determinata somma per ogni entrata generata. N26 ha molte altre funzionalità e spazi di deposito che, personalmente gestisco in via separata per non farmi trovare impreparato per spese improvvise, tassazione, ecc.

Come sapere quanto togliere dal guadagno?

Quando si presenta un preventivo ad un cliente, si dovrebbe considerare una percentuale sul lavoro stimato.

Io specialmente considero il 35% in più sul lavoro stimato.

Quindi se il progetto è del costo di € 400,00 basta moltiplicare per 35%, e si ottiene € 140,00 che è la quota da aggiungere agli iniziali € 400,00 in modo da avere la quota di tassazione riservata in via anticipata.

Circondati di molte persone

Mai lavorare con un solo collaboratore, semplicemente perchè ci si potrebbe imbattere nei periodi down (in cui scarseggiano i progetti da sviluppare) per via della mono-canalità del network.

Costruire una rete, come abbiamo detto in precedenza, è un vantaggio all’acquisizione di nuovi clienti.

Non c’è un numero preciso di collaboratori o collaborazioni da condurre contemporaneamente, è sempre bene averne tanti, dalle quali poter estrarre crescita personale e professionale.

La modalità di approccio nella ricerca di collaboratori, si dovrebbe fare nella fase di pre-lancio freelance.

Ovvero 1 o 2 anni prima di quando si vuole aprire la famosa partita Iva, così avrà bene quando si diventerà freelance.

Impara, testa e apprendi nel tempo libero o anche lavorando in un’agenzia o in un’azienda. 

In entrambi i casi ti permette di crescere professionalmente nella figura che vorrai diventare.

Conclusione

Se sei arrivato fin qui, vuol dire che vuoi davvero diventare un freelance professionista che spacca.

Spero di averti aiutato ad avere un’idea chiara di come evitare di fare i miei stessi errori da principiante.

Siamo arrivati alla fine di questo viaggio insieme, facciamo, quindi, un breve recap:

  • fai sempre networking per conoscere, fin da subito, nuove persone che possono diventare collaboratori o sviluppare collaborazioni
  • inizia da un’esperienza lavorativa che ti porta una forte formazione professionale
  • calcola sempre le tasse partendo dal primo preventivo per il primo cliente
  • non fermarti ad una collaborazione, può stagnare il tuo business, cerca sempre nuovi canali di crescita professionale.

Finito!

Ci vediamo in un altro articolo!

Continua la tua crescita!

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