Realizza un sito web di successo superando il mito del costo zero

Scritto da

Andrea Gullo, Custormer Experience

Indice

Siamo costantemente bombardati da contenuti di qualsiasi tipo in cui ci spiegano come si realizza un sito web gratuitamente.

Ti anticipo già che nell’articolo che stai per leggere non ti racconterò come risparmiare soldi nel realizzare un sito web, anzi l’opposto!

Oggi però andremo a scoprire insieme come realmente si può realizzare un sito web senza pensare solamente al costo di realizzazione.

Seguiremo una serie di step per realizzare un sito web che abbia una serie di fattori per ottenere risultati concreti nel lungo termine.

Gratuitamente non si fa nulla! Solo con Google Sites puoi realizzare un sito web gratuitamente ma ti sconsiglio di farlo.

Se hai letto almeno uno dei miei precedenti contenuti, avrai capito che l’investimento economico e di tempo sono fondamentali per realizzare un qualsiasi progetto di business.

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Quindi ora che abbiamo sfatato questo mito che sento e risento online, possiamo procedere.

Non preoccuparti ti mostrerò anche alcuni costi (alla fine) per i diversi strumenti di cui parleremo per raggiungere il nostro obiettivo.

Ecco quali sono gli step che faremo:

  1. Avere un’idea per realizzare il progetto
  2. Scegliere lo spazio nel giardino digitale
  3. Scegliere il miglior CMS
  4. Applicare la UX al sito
  5. Scegliere come integrare i tools necessari per partire

Pronto? Decolliamo verso.. il primo step!

Avere un’idea chiara e precisa per il tuo progetto web

La fase di ideazione e di studio è decisamente prioritaria per evitare di avere un viaggio turbolento.

Questa è la fase in cui abbiamo un’idea in mente connessa alla realizzazione di un sito web.

Nella maggior parte dei casi per realizzare il sito web:

  • hai una tua attività fisica e vuoi espandere il business nel mondo online
  • hai una passione per una cosa in particolare e vuoi capire se può avere un pubblico interessato a cui offrirlo
  • hai avuto una problematica personale e vuoi capire se c’è lo stesso problema anche nel mercato di riferimento, per andare lanciare la soluzione

In base al caso in cui ti più rappresenti, puoi capire cosa fare nei prossimi step.

Trovare il giusto spazio nel tuo “giardino digitale”

Il termine “giardino” che sto usando, è una metafora per dare l’idea dello step che andremo a scoprire, da qui in avanti.

Per realizzare un sito web dobbiamo avere chiaro che dobbiamo avere già in mente il nome del brand che andremo ad aprire nel mondo online.

Perché questo nome che andremo a individuare dovrebbe essere inserito nel nome a dominio del nuovo sito web, per essere riconosciuto da tutti gli utenti.

Non sempre è facile trovare il nome a dominio con l’estensione che desideriamo, perché può capitare che il nome è stato già acquistato.

Se nel caso vuoi un dominio specifico già in possesso di un’altra persona o azienda, puoi provare a contattare il proprietario e proporre un’offerta economica per ottenere il dominio che desideri.

Il caso contrario, in cui il nome a dominio è libero, puoi acquistarlo con una determinata estensione direttamente dall’hosting prescelto.

Per estensione intendo, l’identificativo di “categoria” del sito web, che può essere scelto in base allo stato geografico di provenienza, all’ente pubblico, all’internazionalità del sito, etc..

Ci sono moltissime estensioni e per sceglierlo è importante capire l’obiettivo nel lungo termine che vuoi dare al progetto.

Sarà un sito web che parlerà con un pubblico internazionale?

Allora puoi usare .com oppure .net.

Sarà un sito web di un’organizzazione?

Puoi usare .org

Sarà un sito web che offrirà servizi nella propria nazione?

Puoi usare .it (se il sito web avrà un pubblico italiano)

Sarà una startup che offrirà un servizio?

Puoi usare .io oppure .agency

Etc, etc..

Possiamo stare qui ad elencare ogni estensione presente in questo periodo. 

Ma ci sono così tante estensioni e ogni giorno ne escono sempre di nuove.

Una cosa da considerare è che il costo annuale del dominio, può variare in base all’estensione che scegli.

Dopo aver scelto il nome a dominio con l’estensione che preferisci, verifica se sia libero (che puoi verificare qui) passiamo alla scelta dell’hosting.

L’hosting è proprio lo strumento che ci permette di affittare il famoso giardino digitale, dove andremo a costruire la nostra presenza nel web.

La scelta della piattaforma si basa su ciò che includo nei loro servizi, cioè:

  • se ti offre il dominio gratuitamente
  • se ti offre spazio di almeno 5 GB (se offre 10 GB meglio ancora)
  • se ti offre il certificato SSL per la sicurezza
  • se ti offre sottodominio (almeno 3)
  • se ti offre il CDN incluso
  • se possiede un pannello di gestione

In aggiunta valuterei non solo l’aspetto tecnico ma valuterei il costo annuale, che ormai quasi tutti si avvicinano tra di loro, ma c’è anche da valutare le capacità di risoluzione dei problemi da parte dell’assistenza clienti.

Questi sono tutti fattori da valutare per l’hosting che abbiamo davanti.

Ti consiglio di farti un giro tra i diversi hosting presenti online per farti un’idea su ciò che offrono, digitando su Google.

Però..

Per renderti le cose facili ti lascio qui sotto, sono solo alcuni hosting che consiglio ai miei stessi clienti:

Però prima di scegliere nel concreto l’hosting, ti consiglio di finire questo articolo.

Perché?

Perché vedrai nel prossimo step che è importante capire quale CMS scegliere prima di procedere, in base a ciò che vogliamo realizzare.

E come avrai capito ogni step che andremo a scoprire si collegano.

Scegliere il miglior CMS per il tuo sito web

Partiamo dal significato di CMS, Content Management System, in poche parole è la piattaforma che ci permette di realizzare e gestire il nostro sito web. 

In realtà la scelta del CMS e la scelta dell’hosting si sovrappongo come step da seguire.

Tra poco capirai il motivo per cui ti ho detto prima di leggere fino in fondo questo articolo.

Così avrai le idee più chiare e non sbaglierai nulla.

Per essere ulteriormente chiaro, i CMS sono diversi. Ecco quali:

Come al solito, anche questo elenco può continuare.

Però questi CMS appena elencati sono i più conosciuti e più utilizzati in tutto il mondo (soprattutto quelli che ho utilizzato almeno una volta).

Ogni piattaforma è diversa e funzionano in modo diverso.

Penso che ogni piattaforma sia adatta per realizzare un determinato progetto, perché ognuno di loro ha vantaggi e svantaggi nell’utilizzo.

Come per esempio Shopify in cui non hai bisogno di acquistare prima l’hosting e poi acquistare il CMS, perché puoi fare tutto internamente.

Shopify è molto completo se vuoi realizzare un negozio online che abbia successo, ti consiglio di usarlo.

Come avrai notato nei diversi hosting che ti ho linkato prima, offrono piani a pagamento come web hosting generici, ma anche hosting che hanno accesso al CMS dedicato.

Per esempio ci sono hosting che ti offrono l’accesso semplificato, diretto a WordPress, ma non solo.

Dobbiamo avere chiaro che tipologia di progetto si vuole realizzare, specialmente in questa fase.

Lo so.. Può sembrare non facile capire quale piattaforma sia più adatta al progetto che si ha in mente.

Dobbiamo valutare attentamente le funzioni che ci offrono le diverse piattaforme, prima di scegliere.

Per funzionalità intendo ciò che ci può offrire la piattaforma dal punto di vista di realizzazione e gestione del progetto.

Le domande che dobbiamo porci prima di procedere, sono:

  1. Abbiamo flessibilità nello sviluppo?
  2. Abbiamo facilità nell’integrazione di nuove app o plugin? E soprattutto che strumenti abbiamo per migliorare il progetto?
  3. Abbiamo facilità nella gestione durante il percorso di crescita?
  4. Infine, quali sono i costi di realizzazione e gestione del CMS e plugin/app varie?

Unendo queste domande all’idea di progetto che abbiamo in mente, facciamo la scelta del CMS per il nostro nuovo sito web.

Partiamo dalla flessibilità di sviluppo: mi è capitato in passato di avere davanti editor di sviluppo complessi che portano complicazione soprattutto nella fase di progettazione.

Quindi è importante studiare l’editor per rendere la realizzazione migliore per il sito web che abbiamo progettato.

Ci sono CMS che hanno un editor interno ed altri, in cui per forza dobbiamo utilizzare un’app esterna, o più di una, per sviluppare il progetto.

Ma lo vedremo dopo!

Passiamo alla seconda domanda, sulla facilità di integrazione delle app: ormai in tutti i CMS si possono inserire app o anche nominati plugin per rendere il sito web migliore.

Perché non tutte le piattaforme sono complete alla versione che ti offrono, hanno bisogno di integrazioni esterne per raggiungere il nostro risultato.

In WordPress possiamo installare molte app (la maggior parte sono gratuite) e invece in Shopify le app sono la maggior parte sono a pagamento, con primo piano gratuito con funzioni basilari.

Quest’ultimo è già molto completo e possiede una serie lunga di funzioni per lanciare in poco tempo un ecommerce fatto bene e soprattutto che converte.

Dico fatto bene, non di successo.

90 su 100 dei tools esterni hanno ormai si possono integrare su diversi CMS.

La terza domanda, la reputa la più rilevante per la crescita del progetto: la facilità di gestione.

In passato ho sperimentato diversi CMS e non tutti sono uguali nella gestione dell’attività online che si lancia.

La dashboard della piattaforma che andiamo ad utilizzare dovrebbe essere ottimale per il nostro utilizzo quotidiano.

Più è facile lo strumento che andiamo a scegliere, più per noi è un vantaggio sulla gestione del progetto durante il percorso di crescita.

Infine, affrontiamo i costi.

L’investimento che andiamo a fare si basa sulle possibilità che abbiamo e anche su cosa vogliamo realizzare.

Se vogliamo realizzare..

Un semplice sito web vetrina per la tua attuale attività?

Un negozio online che vende prodotti?

Un semplice blog dove si pubblicano articoli su un determinato argomento?

Ovviamente, in questa fase è importante fare un “piano preventivo economico” per capire se nel breve termine avremo un ritorno concreto sull’investimento iniziale.

La cosa da chiarire che in ogni caso ci sarà un investimento economico fin dal primo giorno.

Anche con la realizzazione di un semplice blog avrai un investimento, certamente basso rispetto a un negozio online oppure una piattaforma tecnologica.

Più il progetto che abbiamo in mente è grande, più è costoso.

Tutto chiaro fin qui?

Ma probabilmente ti starai chiedendo, quindi? Alla fine quale CMS dovrei usare?

A mio parere consiglio WordPress per la creazione di siti web che non vendono prodotti fisici, ma solo prodotti digitali con Woocommerce

(se non sai cos’è Woocommerce è un plugin che si incorpora a WordPress per la vendita di prodotti)

Sempre con WordPress è adatto alla realizzazione e gestione di un blog.

Invece, Shopify ed Ecwid, consigliati per la realizzazione e gestione di un negozio online per la vendita di prodotti specialmente fisici.

Se ti interessa approfondire i vantaggi e svantaggi di questi CMS in un altro articolo, clicca qui e fammi sapere.

Applicare le giuste tecniche di esperienza utente (UX) al tuo sito web

Ormai saprai la mia idea di UX, se hai letto almeno un articolo nel mio blog.

È il mio pane di lavoro che mangio tutti i giorni.

Non possiamo evitare questo step.

Se non sai che cosa intendo per UX: per me la UX (user experience) è l’esperienza ideale che gli vivono utenti che entrano da un qualsiasi touchpoint di un prodotto digitale o non digitale.

Quando si progetta un sito web si dovrebbe pensare sempre all’esperienza che si offre.

Noto sempre di più che i diversi siti web presenti online non considerano questa fase.

Non è una semplice esperienza utente.

É molto di più!

In base al progetto che si vuole realizzare dobbiamo fare uno studio molto approfondito del sito web, partendo da uno o più obiettivi finali che noi vogliamo far raggiungere agli utenti.

Che possono essere diversi, come:

  • Scoprire e acquistare i prodotti presenti
  • Lettura degli articoli pubblicati
  • Ottenere il contatto email degli utenti per creare una relazione con loro o vendere un determinato servizio a pagamento

Quindi dobbiamo realizzare (praticamente) un flusso del percorso che gli utenti faranno per raggiungere i diversi obiettivi decisi in precedenza.

Mettiamo su un foglio lo schema del percorso che gli utenti dovrebbe fare tramite la navigazione tra le diverse pagine del sito web che abbiamo in mente di realizzare.

Procedendo così si avrà una chiara un’inizio di progettazione del progetto.

Schema sito web esempio

Non dovresti essere un designer esperto, basta avere chiaro il percorso che potrebbe fare l’utente nel nostro progetto.

Immagina, come se fosse un negozio in cui si entra da una parta specifica, percorri tra gli scaffali verso le casse per pagare.

Se hai in mente così intendo, è proprio così!

E con la progettazione dobbiamo impegnarci nel realizzare il progetto con il guidare gli utenti (senza esagerare) verso il nostro obiettivo, rendendo l’esperienza di navigazione soddisfacente.

L’esperienza è la base del successo del progetto.

Ci sono molti ingredienti che dovrebbe avere l’esperienza per essere ottimale.

Ne elenco alcune:

  • comunicazione del progetto in modo chiaro e trasparente
  • mostrare a primo impatto dove e cosa cliccare con colori visibili
  • evidenziare tramite colori forti le sezioni importanti da dare importanza
  • inserire immagini non sgranate 
  • creare spazi di bianco per alleggerire la visione e lettura delle sezioni
  • limitare gli elementi nelle fasi di conversione degli utenti

Queste sono solo alcune degli standard che applico nei progetti dei miei clienti.

Dopo aver realizzato il flusso passiamo alla fase di progettazione vera e propria.

Andiamo a disegnare con tool di UX design come Adobe XD o Figma.

Ti consiglio di partire con Figma, se sei alle prime armi e soprattutto è gratuito.

Molte volte mi capita di vedere lavori di siti web che non hanno senso.

E sono sicuro che il risultato è pessimo, perché passano direttamente allo sviluppo, il 95% delle persone (compresi gli addetti ai lavori) lo fa.

Questo è un’errore che porta a importanti conseguenze nel risultato finale del sito web.

Immagina..

Che il tuo sito web è la tua nuova casa e vuoi realizzarlo su un terreno nuovo.

Di solito prima di scavare e portare i camion con il calcestruzzo per le fondamenta, si va prima da un progettista esperto che ti disegna la tua casa come la preferisci.

Non dico che dovresti andare per forza da un professionista. Ma hai dedicato tempo nella progettazione dello stabilimento.

Questo modo che funziona nella realtà, funziona anche nel mondo online.

Sì, esatto è proprio così. Anche per realizzare un semplice blog dove racconti la tua vita o le tue passioni, è necessario progettare.

In questo momento ti trovi proprio nel mio blog, che ovviamente è stato progettato in ogni dettaglio.

In questa fase di progettazione si decidono ogni dettaglio delle pagine del sito web.

Dai colori alla struttura comunicativa delle singole pagine web.

(se vuoi sapere qualcosa in più, puoi contattarmi)

Dopo aver dedicato il giusto tempo alla progettazione, passiamo allo sviluppo.

E qui ci sono due vie!

Sviluppo tramite un codice nativo oppure tramite il No-code.

Ti parlerò principalmente della seconda soluzione, perché mi occupo di più del no-code, anche se conosco un po’ di HTML e CSS.

Per chiarire l’idea.. 

Il no-code è un modalità di sviluppo per la realizzazione di qualsiasi progetto online che potresti avere in mente di lanciare nel mondo online, con un pizzico di semplicità e soprattutto senza conoscere linguaggi di programmazione.

Per rendere l’idea ancora più chiara il beneficio di questa modalità, mi spiego meglio.

Puoi realizzare delle pagine web utilizzando dei blocchi già strutturati dal plugin installato e non pensi alla modifica del codice o meglio può ovviamente anche aggiungere particolari estetici.

Successivamente è necessario modificare lo stile, inserendo colori e stile del carattere, impostare le spaziature intorno alla sezione in cui si inserisce il blocco, tramite un semplice editor di sviluppo.

Ma si possono fare molte altre modifiche.

Ovviamente se conosci qualcosina di codice almeno HTML, ti renderà più flessibile nello sviluppo, ma non è obbligatorio saperlo.

Però comunque il nostro amico Google ci dà una grande mano nella risoluzione di possibili problemi o miglioramenti di sviluppo con l’aggiunta di brevi codici di CSS.

Per farti degli esempi di plugin o app per i diversi CMS, ti consiglio Elementor da usare su WordPress e su Shopify, ti consiglio Page Fly o Shogun.

Integrare gli strumenti necessari per il successo del tuo sito

Di solito dopo la fase di sviluppo, si passa alla fase di check e del tracciamento.

Quando si lancia un sito web nel mercato digitale è importante integrare una serie di strumenti di tracciamento degli utenti che entrano nell’ecosistema brand.

La conoscenza del comportamento degli utenti non avviene solamente durante la semplice navigazione.

Ma avviene in ogni touchpoint che noi creiamo verso il sito web. 

Come?

Tramite un link inserito nelle mail inviate alle persone, tramite il link inserito sulla pagina social, tramite il link inserito nella pubblicità e tramite il QR code inserito in un semplice foglio pubblicitario, etc..

In poche parole possiamo sapere da quale porta sono entrati gli utenti tramite dei grafici specifici.

Possiamo tracciare il comportamento ma soprattutto possiamo conoscere chi sono queste persone. 

Sono uomini o donne, se hanno 20 oppure 25 anni, se vivono in Lombardia oppure in Sardegna, se entrano nel sito web da mobile oppure da desktop.

Queste e molte altre informazioni che noi dobbiamo raccogliere e trasformarle in azioni concrete per migliorare ciò che non va, oppure ciò che potrebbe essere solo migliorato.

Tutto questo si tramuta in miglioramento dell’esperienza delle persone.

È importante ogni fine mese buttare giù un report su tutto ciò che è successo nel sito web, in ogni touchpoint che implementi connessi al sito web.

I tools che ti consiglio di usare sono: il trio Google Analytics, Tag Manager e Hotjar.

Tramite questi strumenti puoi impostare diverse tipologie di tracciamenti proprio sul comportamento delle persone sulle azioni che fanno sul tuo sito web, tramite grafici e mappe di calore.

Okay, tutto questo è bello. Ma probabilmente ti starai chiedendo: ma possiamo fare tutto questo così senza limiti?

Ehh, possiamo finché gli utenti cliccano su “accetto” dei termini di privacy che noi imponiamo.

È importante che gli utenti che entrano in qualsiasi sito web vedano apparire un pop-up di scelta per informarli che ogni azione verrà registrata.

Quindi dobbiamo integrare e configurare correttamente la privacy policy per rendere legale il trattamento dei dati delle persone.

Personalmente ti consiglio di usare Iubenda che ti rende la vita semplice.

Conclusione: I costi e i passi successivi per un sito web di successo

Abbiamo finito! Uhh… Ce l’abbiamo fatta!!

Siamo arrivati al termine di questo articolo per realizzare un sito web fatto bene, senza commettere errori stupidi e banali.

Ciò di cui abbiamo appena parlato, lo applico su ogni nuovo cliente che si vuole affidare al mio metodo di lavoro.

Questi step possono essere il risultato di un metodo sperimentato e consolidato nel tempo su brand reali.

Spero che quello che hai appena letto ti possa dare una grande mano nel realizzare il tuo sito web per la tua attività o per il tuo blog o realizzare il tuo ecommerce.

Ovviamente questi step sono solo i primi passi.

Dopo aver messo online il sito web c’è molto altro da fare.

Se ti interessa un approfondimento clicca qui per farmi delle domande oppure discutere del tuo progetto.

Prima di salutarci, parliamo di costi reali.

Ne parliamo velocemente, per farti un’idea più precisa su tutti gli aspetti senza avere sorprese inattese.

Un sito web base, comprende:

Hosting + domini (in media) è di circa almeno 50 euro all’anno, in base alle performance del servizio scelto. E puoi salire di molto.

Il Theme builder, varia in base a quale CMS scegli. Per esempio: Elementor costa più di 50 euro all’anno.

Email marketing, varia in base al progetto. Può essere gratuito all’inizio ma più vai avanti e il progetto crescerà pagherai almeno 10 euro al mese.

Tools di tracking sono gratuiti, non tutti ovviamente. Ma per partire va benissimo, Google Analytics e anche Yandex Metrica.

Per partire i costi sono questi, più di 200 euro all’anno di partenza (escluse le app che vorrai aggiungere per migliorare il sito web, interne al CMS).

Tanto? Poco? Boh.. 

Il costo varia, come al solito, rispetto alla complessità del progetto.

Ora devo andare a sviluppare un nuovo sito web per un cliente.

Ci vediamo al prossimo articolo!

Continua la tua crescita!

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